Questa è la storia di un gruppo di studenti che due anni fa si è trovato a frequentare il percorso PCTO proposto a scuola da uno dei loro professori. Uno dei tanti percorsi PCTO? Davide Bergamaschi, Damiano Cappa, Davide Fertonani, Nicolò Di Nunno e Nicolò Ugolini dell’Istituto Fermi di Mantova lo definiscono un percorso concreto, motivazionale e d’ispirazione che sta ancora guidando le loro scelte: da studenti delle superiori a imprenditori il passaggio è stato veloce.
Insito nella natura di InVento, è la relazione che si crea con gli studenti. Ci piace rimanere in contatto con loro e capire come i nostri programmi riescano davvero a supportare i giovani nelle loro scelte. Quindi, abbiamo intervistato il gruppo di studenti che durante B Corp School, ha dato vita alla B StartUp EcoSyn.
Quali sono i momenti degli ultimi due anni che più vi hanno impattato ed emozionato?
I momenti più emozionanti per noi stati sicuramente questi due:
La vittoria in laboratorio
Durante il percorso avevamo lavorato molto sul nostro prototipo, e seppur il nostro biomattone avesse già una forma, finito il percorso siamo tornati a fare sperimentazioni per migliorare, perfezionare e rendere davvero fruibile il nostro prodotto. Abbiamo rivisto anche la formula iniziale e ripensato il processo di produzione… e finalmente siamo riusciti ad ottenere un risultato che ci ha soddisfatto! Un’emozione grandissima realizzare quello che avevamo in testa.
L’ascolto e l’interessa da parte di grandi esponenti
La partecipazione a Roma all’evento “Meet The Future: le nuove frontiere del biotech” promosso da Assobiotec con il supporto di StartupItalia è stata una grande opportunità. Abbiamo presentato il nostro progetto davanti a una platea immensa di studenti, professori, architetti, giornalisti, possibili finanziatori, divulgatori scientifici, biotecnologi industriali, nonché esponenti importanti a livello nazionale come Ministero dell’istruzione, Ministero dell’Università e della Ricerca, Ministro Imprese e Made in Italy, Confindustria, Camera dei deputati. Noi che parlavamo con tutte queste persone che di solito si vedono solo in TV. E soprattutto tutti interessati alla nostra idea: quando siamo scesi dal palco ci sono saltati addosso! Una sorpresa davvero inaspettata trovare ascolto da parte di tutte queste persone molto qualificate.
E poi beh, girare Roma con gli amici è sempre bello! L’atmosfera del nostro team ci accompagna sempre.
Un breve riepilogo delle tappe principali di questi due anni?
Dopo la vincita del premio B SDGs alla Changemaker Competition di InVento Lab:
- Evento Congresso a Roma di cui abbiamo parlato prima
- Davide ha partecipato a Tedx Youth a Mantova
- La RAI è venuta a scuola l’anno scorso ad intervistarci (il servizio è disponibile su Rai Play qui)
- Scelta consapevole del percorso di studi universitario, che combacia con il nostro progetto in quanto spaziamo da Scienze Biotecnologiche a Ingegneria Chimica e Chimica Verde.
In questi due anni è andato sempre tutto liscio oppure avete incontrato qualche criticità?
Tante tante difficoltà, non è stato e non è facile. Il primo grande ostacolo è stato in laboratorio, prima di arrivare al risultato finale abbiamo passato tanti fallimenti (e morti di batteri!). E poi finito il percorso ci siamo scontrati molto con la burocrazia italiana per iniziare una vera attività imprenditoriale alla nostra età.
Quali sono state le vostre capacità che vi hanno permesso di superare questi ostacoli?
Crediamo molto in quello che stiamo facendo. La nostra voglia di fare, di andare avanti, di non demordere sono fondamentali.
E ora a che punto siamo?
Un’ora fa abbiamo inviato ad un laboratorio di analisi e prova il nostro prototipo. Tra massimo un mese sapremo se il nostro biomattone ha superato tutti i test e gli standard di qualità! E il passo successivo sarà muoverci per il brevetto.
E a noi non resta che dire WOW. Siamo fieri dei nostri studenti e di tutti i loro traguardi, e continueremo a supportarli e a spronarli a portare avanti il loro progetto imprenditoriale. Speriamo la loro storia possa incoraggiare altri studenti a perseguire i loro sogni.
Articolo di Gaia Urati

